ASI Challenge termina qui. Un bilancio tra emozioni e solidarietà

Termina la challenge di ASI. Da Luis Alberto e Acerbi a Bruno Conti e Graziani, da Rafael Toloi ad Alessandro Matri, da Stefano Battistelli a Valentina Giacinti: quando tanti volti noti decidono di unirsi per la solidarietà.        

Quindici secondi, con una canzone italiana in sottofondo, da intonare; nominare poi tre amici, chiamati a ripetere la stessa performance e, attraverso una donazione, sostenere l'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo: questa è stata la formula della challenge, divenuta subito virale.

Perché Bergamo. Perché è una città divenuta un simbolo. Le colonne di camion, quel video che ha fatto il giro del web - con ben dieci pagine di annunci mortuari piene di nomi e di volti - le richieste di aiuto per acquistare anche solo le introvabili mascherine che, con i guanti sono ormai noti come "dispositivi di protezione individuale". 


Nessuno si è tirato indietro, centinaia di cittadini chiusi nelle proprie case in cerca di attività fisica e di un sorriso, soprattutto di speranza, campioni, volti noti dello spettacolo e del giornalismo, difficile nominarli tutti. E con loro anche la stampa che ha dato un ampio risalto ai nostri sforzi. Corriere della Sera, Repubblica, Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport, Messaggero... quotidiani, agenzie di stampa, siti e radio hanno premiato un progetto nato in un periodo emergenziale, lanciato in poche ore ma sostenuto dalla passione degli sportivi e dalla generosità di tanta gente.



Ogni aiuto, anche il più piccolo, in termini di donazioni ha fatto la differenza. E gli aiuti sono stati veramente tanti. 


Fare più flessioni possibili in 15 secondi, con una canzone italiana sottofondo, da intonare, dicevamo.

Il primo a raccogliere e lanciare la sfida è stato il campione di MMA Carlo Pedersoli jr, nipote dell’azzurro di Nuoto Carlo Pedersoli, noto nella sua seconda vita artistica con lo pseudonimo di Bud Spencer. Ha cantato “Azzurro” di Adriano Celentano e fornito una prova inevitabilmente impeccabile.          


Francesco Acerbi ha intonato una canzone di Battisti cara ai tifosi della Lazio. E' utilizzata per celebrare le vittorie e per il difensore biancoceleste è più di un auspicio per superare questa fase delicata per il nostro Paese.

E, sempre alla ricerca di un sorriso perduto, il Campione del Mondo della Roma Bruno Conti, funanbolica ala, ha dribblato anche i compiti della challenge. Il suo video mostra un paio di flessioni ma lui conta fino a 500. 


Nomi importanti hanno partecipato, tra cui Luis Alberto e Vincenzino D'Amico, epoche diverse ma la stessa limpida classe.

Con loro, Antonio Tempestilli, oggi dirigente della Roma, Giuseppe Giannini, “Ciccio” Graziani, Massimiliano Cappioli e Fabio Petruzzi. E ancora, l’ex juventino Alessandro Matri e Cristian Brocchi che ha vestito per anni la maglia del Milan. Il difensore dell’Atalanta Rafael Toloi, Roberto Muzzi e la calciatrice rossonera e della Nazionale, Valentina Giacinti e, in una prestazione in coppia con il figlio, Stefano Battistelli, primo uomo a vincere nel Nuoto una medaglia azzurra ai Giochi Olimpici.

E poi, i fratelli Duran, Emanuele Della Rosa con l'inseparabile amico giornalista Stefano Piccheri, pugili importanti nel panorama italiano, il capitano della Lazio Pallanuoto Federico Colosimo, Claudio Sebastianutti, Antonio Buccioni, Presidente della polisportiva biancoceleste. E ancora, il ballerino Kledi, Mvula Sungani, gli attori Giorgio Borghetti, Luca Capuano, Enio Drovandi, i comici Dado e Gabriele Cirilli, gli influencer Filippo Contri e Giulia Marullo, noti influencer - Giulia Marullo, Filippo Contri, Francesco Cuomo - imprenditori come Alessandro Nebuloso, giornalisti come Marco Mazzocchi, uno dei primi ad aderire all’iniziativa. E tanti altri ancora. 


Tra questi, c'è anche Dario Marcolin, cresciuto calcisticamente in terra lombarda, nella Cremonese. Due vittorie europee con l'Under 21 e uno Scudetto con la Lazio. Il suo video ha qualcosa di speciale. Nasce con un sentimento speciale. Girato poco dopo la morte del papà per colpa del Coronavirus. Ha deciso di contribuire. Ancora di più. Per l'ospedale di Bergamo... per ritrovare un sorriso.


Di Redazione ASINAZIONALE.it

[  FABIO ARGENTINI • PAOLO SIGNORELLI  ]