Stadi e impianti all’aperto al 75% della capienza. 60% al chiuso

“Con l’approvazione in prima commissione dell’emendamento che consente un ritorno alla capienza del 75% per gli impianti sportivi all’aperto e 60% al chiuso, si va nella direzione di un progressivo ritorno alla normalità.
Un momento di svolta sia per i tifosi che potranno tornare a riempire gli stadi, sia per tutte quelle associazioni sportive fortemente penalizzate, come sottolineato anche dalla Sottosegretaria Vezzali che si è sempre spesa in questa direzione, da una pandemia che ha messo in ginocchio chi promuove lo sport e allontanato anche tanti cittadini dalla pratica sportiva. È iniziato un percorso che ci auguriamo possa presto portare ad allentare tutte le misure restrittive nello sport”
, così Claudio Barbaro, nelle vesti di Senatore, primo firmatario dell’emendamento (2.1000/103 in sede di conversione in legge del DL 221/2021, meglio noto come Decreto festività) presentato insieme con il collega Lucio Malan
Gli stadi torneranno al 75% della capienza. Manca solo un passaggio, la ratifica alla Camera. 

Un ritorno alla normalità, dunque, dopo che il 4 marzo del 2020 il Covid aveva “chiuso” gli stadi.

▶︎ Nella cronologia delle riaperture e chiusure, ricordiamo che uno spiraglio si ebbe il 19 settembre quando, al termine dell’incontro con le Regioni convocato dal Ministro Boccia si è deciso, per il mese di ottobre, di consentire l’ingresso, in proporzione rispetto alla capienza totale, di un massimo 1000 spettatori negli stadi, rispettando le norme anti-Covid. Parentesi durata meno di un mese: il 25 ottobre, infatti, il nuovo DPCM e il conseguente stop.

▶︎ Un piccolo, ma importante passo verso la riapertura è stato fatto il 29 aprile scorso, quando, attraverso una nota del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, viene annunciata la riapertura del Mapei Stadium di Reggio Emilia, teatro della finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta, in programma il 19 maggio successivo, per il 20% della capienza totale.

▶︎ È il 21 agosto del 2021 quando, dopo un anno e mezzo, gli stadi italiani celebrano la riapertura con una capienza del 50%. Come si entra allo stadio? Quali sono le regole? L’ingresso negli stadi avviene solo con il green pass abbinato a un documento di identità e ovviamente al biglietto, esibendo il certificato verde ‘attivato’ che dimostri l’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus (green pass valido dal 15esimo giorno dopo la prima dose e per 270 giorni per chi ha completato il ciclo), la guarigione dal covid (green pass valido 180 giorni) o l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. All’interno dello stadio, gli spettatori si disporranno a scacchiera, con un seggiolino vuoto tra un tifoso e l’altro indossando correttamente la mascherina, su bocca e naso, all’interno dell’impianto.

▶︎ Siamo ai giorni nostri. È l’8 gennaio di quest’anno quando, l’Assemblea di Lega ha portato a una nuova decisione. Per contenere la diffusione del contagio da Covid-19, è stato deciso all’unanimità che per la 22a e la 23a giornata del campionato di Serie A, in programma nei week-end del 16 e del 23 gennaio, solo 5000 spettatori potranno assistere alle partite.