Sanificazione degli ambienti di lavoro, gli aiuti del Decreto “Cura Italia”

All’interno del Decreto Cura Italia, al Titolo IV “Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese” è previsto un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.

Art. 64 Decreto CuraItalia, sulla sanificazione degli ambienti

Al fine infatti del contenimento del contagio da CODIV-19 sono state incentivate le attività di sanificazione degli ambienti per coloro che esercitano attività di impresa, arte o professione.

E’ riconosciuto infatti un credito d’imposta pari al 50% delle spese di sanificazione sostenute e fino al limite di euro 20.000 per ciascuna impresa, da utilizzarsi in relazione al periodo di imposta 2020, presumibilmente a prescindere dal fatto che l’attività sia stata interrotta volontariamente o meno, o sia invece continuata.

Tale credito è riconosciuto fino all’esaurimento di un plafond di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
Entro 30 giorni dall’emanazione del presente decreto, e quindi entro il 16 aprile p.v., attendiamo il decreto che il MISE in concerto con il MEF dovrà emanare in ordine alle modalità di applicazione e di fruizione del credito stesso.

Non è indicata da nessuna parte la data a partire dalla quale i costi sostenuti possono essere computati al calcolo di tale credito, ma una interpretazione organica del Decreto ci permette senza dubbio di individuarla nel 23 febbraio, anche se potrebbe essere presumibile anticipare tale data laddove ci siano stati adeguamenti necessari al fine di far fronte alla riduzione del contagio.

E’ però facile presumere che la ratio di questa norma possa trovarsi anche nelle misure di sanificazione che saranno richieste alle attività prima della riapertura.

In ambito sportivo c’è ad esempio già stata l’ordinanza n. 6 del 12/03/2020 con la quale il Sindaco della Città di Albignasego (PD) ordina al gestore di una piscina la sostituzione con il rinnovo dell’acqua della vasca rispettando specifici valori di cloro attivo combinato e acido isocianurico, con conseguente riscontro da parte delle autorità competenti e successivo reintegro con acqua nuova.

Asisportfisco.it  -  Articolo di Barbara D’Onza, Dottore Commercialista, esperta in SSD  e ASD|